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Ci sono casi in cui si rende necessario usare campioni di DNA che non sono i campioni di saliva standard, questo tipo di campione si chiama un ‘campione legale’ oppure un ‘campione non-standard’. Esiste una gamma molto ampia di campioni forense che possono essere usati per fare un test di DNA, e non tutti hanno lo stesso tasso di successo di estrazione del DNA. Per questo è importante essere consapevoli di quali campioni sono migliori di altri in modo da massimizzare la possibilità di ottenere abbastanza DNA per poter attuare un’analisi. Questo articolo vi fornisce informazioni su tipi di campioni più inusuali che possono essere chiamati in causa per fare un test del DNA.

Test del DNA su Corpi Cremati e/o Bruciati

Normalmente il processo di una cremazione porta al incinerazione del corpo, o per essere precisi, rimangono solamente frammenti di ossa secche che si trasformano in polvere. La cremazione il più delle volte distrugge il DNA, perche il legami che tengono insieme il DNA, (legami fosfodiesterici) si rompono, rendendo molto difficile prelevare abbastanza DNA per condurre un analisi. Tuttavia, alcune volte ci sono delle parti delle ossa che possono non essere totalmente distrutte dal processo di cremazione, in questo caso esiste la possibilità che un laboratorio specializzato possa estrarne del DNA.

Test del DNA su Feci Umane

I test del DNA su feci umani generalmente non hanno un alto tasso di successo. Per prevenire il più possibile la decomposizione del DNA contenuto nelle feci, di norma si cerca di estrarre il DNA contenuto nelle feci entro 24 ore dalla defecazione. In più, mandare un campione di feci umane e piuttosto problematico, in quanto richiede che sia spedito in un contenitore di plastica sigillato e che arrivi al laboratorio in tempi molto brevi.

Test DNA Usando Impronta Digitali:

Le impronta digitali possono contenere alcune cellule che si sono staccati dalla superficie delle dita insieme agli oli naturali secretati dalla pelle. La possibilità di ottenere un profilo di DNA attendibile da una impronta digitale dipende dal numero di cellule raccolte dall’impronta. Nella maggior parte dei casi, non si trovano un gran numero di cellule (o nuclei cellulare da cui il DNA può essere estratto). La quantità di DNA associato ad una impronta digitale varierà da persona a persona e può anche variare con la stessa persona da un giorno all’altro.

Ottenere del DNA dalle impronte digitali diventerà più facile con il miglioramento delle tecniche per la raccolta delle cellule dall’impronta, insieme ad avanzi nella tecnologia impiegata per l’estrazione del DNA. La possibilità di quantificare la quantità di DNA raccolta da un’impronta digitale è fondamentale per il successo nell’ ottenere un profilo attendibile del DNA. Per’ora, la tecnica di raccolta del DNA da impronta digitali rimane per lo più nel campo delle analisi forensica della criminologia, e pochi laboratori commerciali offrono la possibilità di attuare test del DNA su impronta digitali.

Buste e Francobolli Usati

Buste e francobolli che sono stati leccati possono fornire una fonte di DNA per lo scopo di fare un test di paternità. Tuttavia, esiste il rischio che il laboratorio non riesca ad ottenere del DNA dal momento che non sempre è possibile essere sicuri che la busta e/o il francobollo sono stati leccati o meno. Nei casi in cui non vi è stato alcun contatto con la saliva di una persona allora è chiaro che non è possibile ottenere del DNA. Inoltre, la colla che si trova sulla busta può contaminare il campione del DNA rendendone difficile l’estrazione in laboratorio. Per questo motivo, in genere si classifica questo tipo di campione come avere una bassa percentuale di successo, anche se il campione e di buona qualità, e possibile ottenere un profilo di DNA abbastanza chiaro da poter utilizzarlo per fare una prova di paternità.